Alta Langa DOCG


Le Cattedrali Sotterranee di Canelli ed il primo metodo classico italiano

L'Alta Langa DOCG è lo spumante metodo classico del Piemonte. Una denominazione con una storia molto lunga, si narra infatti che fu il primo metodo classico a essere prodotto in Italia, fin dalla metà dell'Ottocento, nelle Cattedrali Sotterranee oggi riconosciute Patrimonio dell'Umanità Unesco, precisamente è il 50° sito protetto dall'Unesco in italia.
Cosa sono le Cattedrali Sotterranee? Le Cattedrali Sotterranee sono delle cantine sotterranee caratterizzate da volte particolarmente alte, che ricordano quelle delle cattedrali. In queste cantine, scavate sotto terra fino a 32 metri di profondità, sono lasciate ad affinare migliaia di bottiglie, al buio e ad una temperatura ctra i 12 e i 14 gradi.
Queste meraviglie architettoniche sono tipiche delle zone di Asti, in particolare Canelli, dove si trovano alcune delle cattedrali sotterranee più belle tra cui citiamo quella della cantina Coppo oppure Contratto. Sempre a Canelli troviamo i maggiori produttori di metodo classico Alta Langa.
Lo spumante metodo classico Alta Langa DOCG è prodotto con uve Pinot Nero e Chardonnay, in purezza o assemblati in percentuale variabile; può essere bianco o rosé, brut o pas dosé e ha lunghissimi tempi di affinamento sui lieviti, come prevede il severo disciplinare: almeno 30 mesi (il doppio rispetto ai 15 mesi del Trento DOC).
Lo spumante Alta Langa è esclusivamente millesimato, riporta cioè sempre in etichetta l'anno della vendemmia. L'Alta Langa bianco ha sfumature da giallo paglierino a oro intenso e aromi che ricordano la frutta bianca e gli agrumi con sentori di crosta di pane. Al palato è armonico, caratterizzato da una delicata sapidità. L'Alta Langa rosé ha un colore rosa cipria o più marcato quando è giovane, l'intensità aromatica tipica del Pinot Nero, con profumi che spaziano dal pompelmo alle spezie, un gusto equilibrato, ampio e lungo in cui si ritrova la sapidità caratteristica dell'Alta Langa Docg.

Marcalberto: blanc de blancs
3 bicchieri rossi
Pecchenino: Psea 2018
RP 90 due bicchieri
Fontanafredda: 2018
Enrico Serafino: Oudeis 2018

La zona di produzione e il vigneto

La zona di origine dello spumante Alta Langa comprende la fascia collinare delle province di Asti, Alessandria e Cuneo situata alla destra del fiume Tanaro. I terreni collinari dove è coltivato il Pinot Nero e lo Chardonnay sono marnosi, calcareo-argillosi, con una fertilità moderata, per creare la giusta tensione vegetativa: Dal sacrificio nascono sempre grandi prodotti.
I vigneti possono essere posizionati solamente in collina, l'altezza minima deve essere di 250 metri slm; sono assolutamente vietati i terreni di fondovalle, umidi e pianeggianti. La produzione delle uve non può superare gli 11mila chilogrammi per ettaro e la resa in mosto di tutte le frazioni della pressatura deve essere inferiore al 65% come richiede il disciplinare.

Affinamento e Vinificazione

L'affinamento dell’Alta Langa sui lieviti prevede tempi molto lunghi, almeno 30 mesi sui propri lieviti, ma se si tratta di uno spumante riserva l’affinamento sui lieviti dura anche 36 mesi. Un tempo di attesa necessario per per consentire ai lieviti di plasmare i vini e lavorarli come si deve.
Poiché si tratta di vini complessi e di grande profondità ci vuole del tempo affinché sviluppino l’eleganza di Pinot Noir e Chardonnay. Con il tempo l'acidità alta resta dominante ma si arrotonda e una volta maturato il frutto si sviluppano i toni cremosi dei lieviti.
Le parti dure diventano morbide e il vino trasforma la sua aggressività in fascino e profumi variegati. L'Alta Langa ha una grande longevità e più si conserva maggiore sarà il rapporto fra sapidità e freschezza.

Degustazione, caratteristiche sensoriali ed abbinamenti

La varietà bianca dell'Alta Langa si distingue per le sfumature che vanno dal giallo paglierino all'oro intenso e aromi che rievocano agrumi e frutta bianca con sentori di crosta di pane. Al palato è armonico, caratterizzato da una delicata sapidità.
Quella rosé ha un colore rosa cipria o appena più marcato quando è ancora giovane e la tipica intensità aromatica del Pinot Nero. I profumi spaziano dalle spezie al pompelmo, con un gusto sempre equilibrato, in cui si riconosce caratteristica sapidità dello spumante Alta Langa.
È ideale per dare vita ad abbinamenti perfetti con piatti della tradizione piemontese, in maniera particolare quelli con tartufo bianco, ma anche con flan di verdure, con la fonduta, col risotto alla cantonese e col fritto misto. Sicuramente non va abbinato al Brasato al Barolo anche se mi sono permesso di farlo con notevole godimento...
Ottimi anche gli accostamenti con il parmigiano e antipasti di pesce come vongole alla marinara, cozze alla tarantina, primi piatti come pasta alla carbonara, spaghetti allo scoglio e secondi come pesce alla griglia.

bollicine vino spumante

L'arrivo del Pinot Nero in Alta Langa (Piemonte)

Attorno al 1850, il Marchese Leopoldo Incisa aveva incluso diversi vitigni francesi nella sua collezione ampelografica localizzata nei vigneti di Rocchetta Tanaro, in quella che allora era la provincia di Alessandria (che includeva anche Asti). Nella metà dell'800, non mancavano in Piemonte coltivazioni di Pinot Nero, già dai primi decenni del 1800 i Conti di Sambuy avevano incominciato ad introdurre alcuni rinomati vitigni francesi. Carlo Gancia, però, aveva aumentato la diffusione dei Pinot Nero e dello Chardonnay tra i viticoltori di Canelli, per averne una certa quantità da impiegare nella produzione dei suoi spumanti. Sempre nella zona di Canelli, si trovano molte delle cantine che producono spumanti Alta Langa.