Giacomo Tachis, le testimonianze degli addetti ai lavori

L'inventore del Sassicaia e del Tignanello

Giacomo Tachis è stato un maestro, un enologo che ha cambiato il corso della storia del vino italiano, una personalità dalla cultura vastissima con un apertura mentale fuorti dal comune insieme ad un’ umiltà che lo hanno portato ad essere un numero uno assoluto.

Giacomo Tachis, il maestro che ha creato i Supertuscan, è stato insomma uno dei padri nobili del rinascimento del vino italiano partendo dalla messa in discussione delle tradizioni e delle comune convenzioni e investendo in tecnica, conoscenza, saper fare, cultura. E così ha fatto facendo i suoi grandi vini: dal Sassicaia al Tignanello, dalle Terre brune al Turriga, dal Pelago al San Leonardo.

Un grande uomo nato in Piemonte ma che ha fatto la fortuna dei grandi vini di Toscana, tanti grandi Supertuscan con grandi storie ormai al top in tutto il mondo.
 

La testimonianza della figlia di Giacomo Tachis

Mi piacerebbe Giacomo Tachis, mio padre come un uomo, nel senso con i suoi pregi e con i suoi difetti.
Come tutte le persone non va glorificato, come spesso succede quando una persona è scomparsa, però vorrei ricordare mio padre come una persona semplice, umile, curioso, voleva sempre imparare qualcosa da tutto quello che leggeva e vedeva, ma anche come una persona irascibile a volte, irritabile quello che diceva lui non si poteva tanto contestare in casa; però mi ha insegnato tantissimo, mi ha insegnato la cultura del vino e la conoscenza, ad amare tutto quello che la natura produce.

Non mi sarei mai immaginata di diventare una viticoltrice anch’io; invece sto apprezzando sempre di più i frutti della terra e quando vedo un contadino che verso la fine della sua vita ama dedicare ancora del tempo al suo orto capisco in profondità quello che mio padre mi aveva insegnato.

Mi piace ricordare mio padre con il suo sorriso quando si trovava davanti un bel piatto di insalata fresca o verdura dell’ orto che lui stesso aveva coltivato negli anni in cui ancora stava bene, oppure di fronte al mare guardando l’immenso o seduto in giardino a godersi l’aria fresca dell’estate al tramonto.



La testimonianza del datore di lavoro di Giacomo Tachis

Giacomo Tachis è stato per me un collaboratore straordinario, abbiamo collaborato per più di trent’anni. Lo abbiamo fatto in un periodo molto particolare per il vino italiano perchè è stato proprio nel periodo in cui c’è stata questa trasformazione, questa rivoluzione. Io lo chiamo il rinascimento del vino italiano. E’ iniziato alla fine degli anni sessanta e continua perchè il progresso non ha mai fine e c’è sempre quache cosa da fare e da migliorare.

Abbiamo veramente condiviso dei momenti eccezionali, io ho un ricordo bellissimo di quel periodo di collaborazione con lui, un ricordo che ha anche un po’ di nostalgia perchè sono stati gli anni più belli della mia carriera imprenditoriale nel mondo del vino e avere un collaboratore come lui è stato veramente un privilegio e una grande fortuna.

Abbiamo condiviso momenti facili e difficili, grandi speranze e delle delusioni come succede nella vita in tutti i campi e in tutti settori. Però devo dire che è stato un momento molto stimolante anche da un punto di vista del lavoro perchè non è stato semplicemente un cercare di mantenere quello che era stato creato prima, ma è stato un momento di grandi innovazioni, di grandi cambiamenti anche da un punto di vista tecnico. Giacomo Tachis era un grande scienziato del vino ma anche un grande uomo pratico, aveva lavorato in cantina praticamente e poi era un innamorato di questo prodotto e uomo di grande cultura.

Quindi io credo che raramente si riesca a trovare tutti questi elementi in una persona e quindi anche per questo è stato un periodo straordinario quello passato con Giacomo Tachis, il quale fra l’altro era un uomo apparentemente burbero, di poche parole che però aveva una grande credibilità, anche con i suoi collaboratori, con i suoi dipendendi diretti che anche da un punto di vista umano lo hanno sempre apprezzato e anche gli volevano bene, Questo è un aspetto, quell’aspetto umano che ha anche caratterizzato questo grande personaggio.

 

La testimonianza di Renzo Cotarella

Giacomo Tachis per me è stato un maestro perchè chiaramente l’ ho conosciuto da giovanissimo, tra l’altro non ero nemmeno laureato e ricordo la gentilezza con la quale mi accolse perchè io in quel momento dovevo fare la tesi, parlo del ‘74-’75. Però poi ho avuto di poterci lavorare per quindici anni insieme e non di aver imparato abbastanza perchè poi questa collabborazione si è interrotta per mille ragioni che tutti conoscete ma io ho continuato a contattarlo, a frequentarlo dopo per raccogliere in qualche modo tutti i consigli che mi dava.

E’ stata una bellissima esperienza, mi ha insegnato tantissime cose, è stato un uomo importante, anzi fondamentale per l’azienda Marchesi Antinori Tenuta Tignanello con cui ha fatto cose straordinarie che hanno consentito all’azienda di poter fare il percorso che ancora sta facendo del miglioramento dei prodotti, della tipicizzazione in qualche modo dell’autenticità.

È stato un pilastro per me sotto l’aspetto professionale e altrettanto per la Marchesa Antinori sotto l’aspetto della crescita e della consapevolezza della qualità del vino.

 

La testimonianza di Bruno Vespa

"Non debbo spiegarvi io chi era il padre del Tignanello e del Sassicaia".
Due vini che hanno fatto la storia dell'enologia italiana, tanto che nel 2016 il Sassicaia è stato premiato con 100 punti da Monica Larner, arrivando a costare svariate centinaia di euro, Sassicaia 2016 è una delle migliori annate di Sassicaia, tra le più ricercate.
Ho un ricordo perpetuo di Giacomo Tachis, perchè è venuto un giorno in casa mia in campagna sulla Flaminia Morlupo e ha impiantato una vigna piccollissima adibita alla produzione di Supertuscan che in suo onore viene chiamato Morlopaia. Sono 250/300 bottiglie all’anno in vino straordinario in memoria di Giacomo Tachis e questo mi basta per tenerlo per tutta la vita nel cuore.

 

La testimonianza di Zeffiro Ciuffoletti

E’ un enologo che lavora dai campi alla cantina ma che conosce il mercato, il mondo e fa i paragoni con umiltà e serietà con i vini migliori del mondo, quelli francesi. Ed è in questo scambio e questa visione ampia che crea quel vino Chianti nuovo che è il Tignanello, dopo il Sassicaia. Tutti quei vini che vengono definiti dagli amerticani Supertuscan, cioè quei vini che escono dai disciplinari, perchè la creatività di Tachis non si adattava molto ai disciplinari, in realtà poi abbiamo visto la sua attività.

Io l’ho seguita da vicino perchè mi aveva eletto da amico ad allievo, ma più che altro per l’amore comune che avevamo per il ibri, oltre che per il mangiare e per il vino. Abbiamo girato la Sardegna, la Sicilia con questo intento di valorizzare i vini del mediterraneo, delle isole, i vini italiani in generale. Quella rivoluzione ha avuto un effetto straordinario perchè l’Italia è balzata al primo posto al mondo per l’esportazione e i grandi vini italiani creati in quegli anni sono stati in grado di competere con i grandi vini francesi.

Giacomo Tachis, il creatore dei Supertuscan più famosi

Giacomo Tachis è un nome eccezionale dell'enologia Italiana, stiamo parlando del creatore dei Supertuscan più famosi, quali Tignanello, Solaia e Sassicaia