Come ogni anno, gli amanti delle bollicine francesi hanno gli occhi puntati sulla nuova edizione dello champagne Krug. La base della nuova edizione prevista per i primi mesi del 2021 è la vendemmia 2013.
È giunta l’ora di parlare - in anteprima Enosearcher - della nuova creazione della maison Krug, Grande Cuvée 169éme édition. Previsto su tutti gli shop online tra poche settimane è già ricercatissima nel nostro motore di ricerca, e noi siamo pronti ad intercettare la prima disponibilità online.
Abbiamo imparato ad apprezzare lo champagne Krug qualche anno dopo il nostro avvicinamento al mondo dello champagne. Krug non è uno champagne per bocche giovani, per giovani sommelier o semplicemente, appassionati di vino. Krug è uno champagne monumentale e pregiato in cui si racchiude una storia centenaria fatta di dedizione e tenacia, di ribellione e di successo. La maison Krug fu fondata molti anni fa a Reims in Francia, nel cuore della bella champagne, intorno al 1843 da un 34enne di origini tedesche che aveva lavorato qualche anno nella maison Jacquesson: Joseph Krug. A dirla tutta sembra avesse sposato una delle ereditiere di famiglia e che fosse di fatto un socio. Come alcuni scritti riportano, Joseph Krug era un comunicatore e si occupava di relazioni e di presentazione di prodotto, in particolare oltre le alpi, dove la sua conoscenza delle lingue straniere si faceva sentire. Joseph Krug non lavorava nelle vigne o in cantine ma ne conosceva i meccanismi ed aveva un grande palato
Quando fondò la maison Krug, egli scelse come socio un mercante di champagne molto rinomato e iniziò la sua avventura con grande dedizione e tenacia, non senza delusioni e difficoltà, come tutte le storie di successo, come questa.
Furono acquistare diverse parcelle, in zone differenti della champagne, seguendo un preciso ideale ed un percorso ben delineato nella sua testa. Esposizione, altitudine, suolo e vegetazione, ogni fattore era discriminante per la scelta delle vigne da cui estrarre il prezioso succo base. Krug era fermamente convinto che lo champagne dovesse regalare piacere durante la bevuta, senza grandi complicazioni e per questo, ebbe modo di evolvere l’idea che non ci fosse differenza tra uno champagne millesimato ed uno frutto di una cuvée scelta e ben miscelata. Mescolare vini di differenti parcelle, annate e vitigni permise a Joseph Krug ed il suo staff di presentare sul mercato uno champagne molto riconoscibile che addirittura potesse avere lo stesso gusto della precedente creazione. Per raggiungere questo risultato, egli iniziò a conservare vini di annate differenti, vini da tenere appunto a riserva, per il futuro. La cantina della maison era una vera e propria biblioteca con piccole botti a riserva per il futuro. Ancora oggi Krug ha qualcosa del genere, ancora più in grande, con appunti e note di assaggio, degustazioni ed evoluzioni per ogni piccolo contenitore. La grande biblioteca dei vini di riserva di Krug è una vero e proprio patrimonio enologico mondiale.
Grande palato e grande naso, quello di Joseph Krug, che ben presto raggiunse il successo con la sua Grande Cuvée, che oggi giunge alla 169a creazione.
Durante il 2013 le uve sono giunte ad una buona maturazione con differenze sostanziali tra le differenti parcelle della maison Krug. Sono state scelte principalmente le parcelle più vecchie della maison come Ambonnay e Ricey.
La composizione di Krug 169éme edition è 43% Pinot Noir, 35% Chardonnay e 22% Meunier.
Le uve Chardonnay, con maturazione ottimale alla base, le uve Pinot Noir potenti e discretamente fruttate ed in ultimo il Pinot Meunier a far vibrare e pungere la grande composizione. Per l’assemblaggio numero 169 il vino di riserva più vecchio utilizzato è quello del 2000, necessario per donare una struttura ed una texture assente all’annata base. 146 diversi vini di riserva sono il corredo gustativo della creazione, con una percentuale dei vini di riserva rispetto a quelli della base del 40%.
Colore dorato splendente con perlage fine e persistente. Grande ricchezza di aromi floreali e frutta gialla matura. Note di frutta secca croccante e sapida. Dolci note pepate, marzapane, note speziate e ruvide scorzette di aranci, limoni e mandarini. Cedro sul finale tra nocciole e torrone e canditi. Una festa di autunno!
Krug Grande Cuvée, ottimo per l’aperitivo, si abbina perfettamente al formaggio stagionato dal pecorino al parmigiano. Prosciutto Crudo di cinghiale abruzzese, ostriche, e caviale.
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La temperatura ottimale per degustare uno champage Krug è tra 9 e 12 gradi centigradi. Temperature minori a questo intervallo, renderebbero meno espressivo al naso il bouquet di aromi dello champagne ed un peggioramento si avrebbe successivamente in bocca, dove i sapori risultarebbero meno intensi e si perderebbero le note più fievoli.
La temperatura di conservazione della bottiglia deve essere la medesima a cui viene servito, quindi si confermano i valori di conservazione tra i 9°C e i 12°C. La bottiglia deve essere conservata al buio ed in assenza totale di vibrazioni., essa deve riposare nel modo più sereno possibile, per mesi... anni.
Cosa potrebbe succedere se uno champagne venisse conservato ad una temperatura troppo bassa? Le precipitazioni tartariche, oltre ad un'evoluzione non corretta sono i rischi maggiori che potrebbero compromettere definitivamente lo champagne.
E' sempre buona norma ricordare che l'apertura di uno champagne va eseguita con delicatezza, evitando il botto durante l'apertura. Dopo aver rimosso la gabbietta, utilizzare la mano per rimuovere il tappo facendo rallentare l'uscita con la forza della mano, stringendo tappo e collo della bottiglia.
Sciabolare uno champagne Krug. La sciabolata non è considerata tra le modalità di apertura di una bottiglia di champagne Krug.
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