L’Abruzzo è una regione Italiana situata sulla costa adriatica e confina con Marche, Lazio e Molise.
L’Abruzzo ha una storia enologica recente, in termini di prestigio, confinata nella normalità per molti anni. Grazie all'impegno concreto e politico di personaggi di spicco nel panorama enologico, oggi, l'Abruzzo è un territorio di vini rinomati in tutto il mondo, ospitando svariate denominazioni, di quelle belle. Il Montepulciano d’Abruzzo DOC è indubbio la denominazione più apprezzata, seguita dal Cerasuolo d’Abruzzo DOC e dal Trebbiano d’Abruzzo DOC che svolgono rispettivamente la controparte rosata e bianco del vitigno Montepulciano d'Abruzzo.
I vini più importanti della regione sono il Montepulciano d'Abruzzo e il Trebbiano. Sono inoltre coltivati vitigno internazionali quali Chardonnay, Cabernet Sauvignon, Merlot, Sangiovese, Passerina e Pecorino, che occupano però un ruolo marginale rispetto alle viti principali citate in precedenza. Una nota di merito va al Pecorino che sta sviluppando il suo potenziale in modo molto evidente.
Il vino in Abruzzo è generalmente affinato in botti di rovere, anche se per il Cerasuolo non è raro assistere ad affinamenti in acciaio inox.
Uno dei produttori più conosciuti della regione abruzzese, in particolare in America è sicuramente Emidio Pepe, la cui linea di vini comprende proprio le viti principali del territorio. Ad Emidio Pepe va dato il merito di aver contribuito alla crescita della qualità concreta e percepita del vino abruzzese nel mondo.
La storia del vino abruzzese ha origini storiche antichissime, si suppone risalga al VI secolo a.c., grazie al popolo Etrusco, che svolse un ruolo fondamentale nell’introduzione del vino all’interno della regione. A quel tempo le coltivazioni Abruzzesi erano maggiormente concentrate nella Valle Peligna e in provincia dell’Aquila.
Alcune fonti ulteriori invece fanno risalire le prime coltivazioni di vino addirittura due secoli prima, quando veniva coltivava un'uva dolce, probabilmente l’odierno Moscato, chiamata Apianae. Si ritiene inoltre, da ulteriori fonti storiche, che quando Annibale compì il suo leggendario viaggio sulle Alpi, i suoi guerrieri ricevettero in dono il vino abruzzese di Teramo, a quei tempi noto come Pretuzi.
La viticoltura nei secoli successivi è stata accantonata, principalmente a causa dell’andamento demografico della regione Abruzzo, continuamente in calo. La rinascita si è vista solo negli ultimi 50 anni grazie agli sforzi compiuti dalle cooperative e dai consorzi situati nella provincia di Chieti.
Nata come area povera, oggi l’Abruzzo grazie a vino e valorizzazione del territorio sta vivendo una riscoperta da parte dei turisti provenienti da tutto il mondo. I principali importatori di vino Abruzzese sono infatti esteri, Germania, Canada e Stati Uniti. Anche le importazioni da parte di Regno Unito, Svezia, Norvegia e Danimarca sono in continuo aumento. Il Montepulciano d'Abruzzo, ma non solo, piace molto all'estero.
Con la rinascita della regione e della viticoltura si diffuse su tutto il territorio la moda del vino sfuso, che durò per molto tempo, svalutando la percezione della qualità dei consumatori. Nonostante ciò, nel corso degli anni l’Abruzzo ha rinnovato la propria immagine, proponendosi con linee di vini più orientate alla qualità. Pionieri del vino abruzzese, da questo punto di vista, sono sicuramente Emidio Pepe e Gianni Masciarelli, imprenditori che stanno guidando il mercato del vino Abruzzese promuovendone la qualità e la storia. Tra le cantine abruzzeri di massimo prestigio va citato Valentini, al quale va reso omaggio per l'impegno profuso nella valorizzazione del territorio.
L'Abruzzo ha almeno 36.000 ettari (89.000 acri) di terreno coltivato a vigneto, con una produzione annua di oltre 350 milioni di litri di vino. Riguardo alla produzione di vino quantitativa, rimane comunque sul podio, essendo la quinta regione vinicola italiana per importanza dopo Sicilia , Puglia, Veneto ed Emilia Romagna.
La composizione geografica della regione Abruzzo è varia e notevole. La regione è prevalentemente montuosa, con un paesaggio verde composta da parchi, selve e foreste. La regione ospita inoltre il Gran Sasso, una delle vette più alte del territorio Italiano, che raggiunge in vetta 2.912 metri.
È scontato quindi che l’Abruzzo sia un territorio da vite eccellente, grazie al suo terroir, all’abbondanza di sole e piogge, a un clima variabile e ad un territorio ampiamente diversificato risulta essere un rifugio perfetto per la produzione di vino. Sulla costa è secco e caldo mentre all’interno è più continentale.
La maggior parte delle viti coltivate proviene dalle aree collinari dell'Abruzzo. Il 75% dei vigneti abruzzesi si trova infatti nella provincia di Chieti. La percentuale restante è situata a Pescara, Teramo e L'Aquila.
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