I vini della Valle d’Aosta

La Valle d’Aosta e i suoi vini di punta

La Valle d’Aosta è conosciuta in Italia per essere la regione più piccola del bel paese. Regione autonoma, le sue dimensioni sono limitate a un solo ottavo del vicino Piemonte. È un crocevia con la Svizzera e la Francia e per questa sua caratteristica è riuscita nel corso del tempo a costruire una vera e propria comunità francofona, gemellata con Parigi, molti cartelli e indicazioni segnaletiche sono in lingua francese.

Nonostante le sue dimensioni contenute e la poca fama di cui gode rispetto a regioni più note all’estero, in Valle d’Aosta vengono prodotti sia vini rossi che bianchi grazie a vitigni autoctoni e introdotti. La forma locale del Nebbiolo, il Picotendro è uno dei più importanti in questo senso.

Valle d'Aosta

La Valle d’Aosta è molto influenzata dai suoi vicini francesi. Il francese come detto in precedenza, è la seconda lingua ufficiale e le varietà di uva francesi sono comuni come le varietà di uve italiane. I vitigni Chardonnay e Gamay vengono coltivate accanto a Nebbiolo e Dolcetto.

L’institut Agricole Règional si occupa di indicizzare le uve regionali e oltre ai vitigni più familiari ne ha selezionati alcuni che si prestano molto bene in composizioni monovitigno e multiblend tra cui, primo su tutti il Petit Rouge, seguito dal Picotendro.

Oltre a questi, il Fumin e il Vien de Nus sono largamente utilizzati, permettendo di creare vini rossi tesi e speziati. I vini bianchi fruttati sono realizzati sia dolci che secchi utilizzando Prie Blanc, Moscato Bianco e Pinot Grigio.

I tre quarti del vino prodotto in Valle d’Aosta sono prodotti da svariate cantine cooperative che contano al loro interno più di 450 soci, per la maggior parte viticoltori. Solo un quarto della produzione ottiene però la denominazione DOC, generalmente coperta dalla denominazione locale Val d'Aosta DOC, mentre la maggior parte del vino restante viene venduta localmente.

La Valle d’Aosta non detiene denominazioni DOCG ma questo non intacca minimamente la qualità del vino prodotto in questa regione, che si conferma atipica rispetto alle altre regioni italiane, combinando un mix di uve, terroir e cultura.

La Valle d’Aosta e il suo territorio vinicolo

La Valle d’Aosta è situata tra le Alpi Graie e attraversata dal Monte Bianco. La parte coltivabile della regione si estende tra Morgex et de la Salle e Donnas. Lungo questo percorso è situata la città di Aosta con le sottozone DOC Enfer d'Arvier, Torrette, Nus, Chambave e Arnad-Montjovet.
I vigneti della Valle d’Aosta sono per la maggior parte situati sui ripidi pendii a sud, poco sopra il fiume Dora Baltea, un affluente del Po.
L’area destinata alla viticoltura è però limitata, questo è dovuta alla meravigliosa topografica dell’area, attraversata per la maggior parte da montagne. Gran parte del fondovalle è troppo fertile per viticolture di qualità, avendo un suolo ricco di acqua, terreni ben irrigati e materiali. La maggior parte dei vigneti più rigogliosi si trovano sui pendii più bassi fino ad arrivare a circa 1300 metri sul livello del mare.

Il clima in Valle d'Aosta è abbastanza insolito per una regione vinicola situata tra le alpi; la sua posizione sul lato riparato delle Alpi occidentali le permette di godere di estati calde e secche. Tuttavia, queste giornate calde e soleggiate sono poi seguite da nottate molto più fresche.

Sono molteplici le teniche applicate dai viticoltori per mitigare gli effetti negativi delle temperature diurne. Il più conosciuto è l’applicazione delle viti in pergolati, che aiuta a distribuire in modo uniforme il calore del terreno alle viti nelle fredde notti.

I vigneti in Valle d’Aosta sono divisi in terrazze per favorire l’accessibilità durante la fase di raccolti; i terrazzamenti aiutano inoltre anche a rallentare l’erosione.

Il suolo è roccioso e sottile, essendo sia di origine alluvionale che colluviale e determina la creazione di un ambiente duro per le viti, in cui la sopravivvenza è difficile. Questa tensione produce però uve di alta qualità e ottima concentrazione.

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