Talenti: storia e degustazione con Emanuele Muzzo

Sommelier Emanuele Muzzo

Sommelier Emanuele Muzzo


Personal sommelier e wine advisor

Talenti: Pian di Conte, verso sud di Montalcino

Da Montalcino, andiamo nuovamente a sud, ma questa volta prendiamo la strada per Sant'Angelo in Colle: poco prima di prendere la strada per l'abitato, troviamo sulla destra l'azienda Talenti (siamo in località Pian di Conte). Arriviamo la mattina presto in azienda, io e mia moglie, e veniamo accolti da Riccardo, il titolare nonché vicepresidente del Consorzio.

Mentre passeggiamo tra le vigne e ci dirigiamo alla cantina Riccardo ci racconta la storia dell'azienda, che è relativamente giovane, nata infatti nel 1980 e la prima annata prodotta è la 1981.

L'azienda è stata creata dal nonno di Riccardo, Pierluigi, che ha acquistato la tenuta dalla famiglia Franceschi alla fine degli anni ‘70.

Pierluigi, conosciuto come “Piero” romagnolo di nascita, arrivò a Montalcino, in quanto uomo di fiducia della famiglia Franceschi, che lo chiama nella città del Brunello per valutare, stimare e dividere gli oltre 1200 ettari dell'azienda Fattoria Sant'Angelo in Colle. A Stefano Franceschi viene destinata quella che adesso è “Col'Orcia”, a Leopoldo “il Poggione”, e proprio de “il Poggione”, Pierluigi ne diventa il fattore fino alla sua scomparsa nel 1999.

Proprio da “Il Poggione” acquista il podere “Pian di Corte” a circa 500 metri dall'azienda. La casa era praticamente abbandonata ed infatti nei primi anni Pierluigi si avvale della collaborazione de “Il Poggione” per la vinificazione, mentre avvia la costruzione della cantina e impianta nuovi vigneti. Attualmente dei 40 ettari dell'azienda, quasi tutti attorno alla cantina, 21 sono vitati e 4 sono ad ulivi.

È così che nasce una cantina modello, capace nel corso degli anni di dedicare gran parte delle proprie risorse alla ricerca clonale sul Sangiovese, vista anche la lunga esperienza e profonda conoscenza che ha Piero del vitigno principe di Montalcino, elevando così il livello medio di tutti i propri vini. Un’attenzione che continua ancora oggi tanto in vigna quanto in cantina con la stessa passione e caparbietà del passato.

Riccardo ci racconta come alla scomparsa del nonno, una figura ormai importante e fondamentale per il territorio, si trova improvvisamente da solo a gestire l'azienda a soli 20 anni, e nella sua prima vendemmia, la 1999 conosceva più teoria che pratica. Come avete ormai capito in questo viaggio, il Sangiovese, soprattutto a Montalcino si esprime diversamente dato che ci sono microclimi e terreni molto diversi tra di loro tra i vari versanti. Infatti Riccardo dice che gli è mancata l'esperienza del nonno e la condivisione dei cosiddetti trucchi del mestiere.

Negli ettari vitati, 10 sono a Brunello e 3 a Rosso. Altri ettari sono coltivati da altre varietà autoctone come il Canaiolo e il Colorino e dai vitigni internazionali Petit Verdot, Merlot e altri. Allo stato attuale produce circa 100.000 bottiglie di vino tra le quali 35.000 bottiglie di Brunello annata, 6000 di Riserva e 3.500 di una selezione dedicata al nonno proveniente da un vigneto di due ettari dove effettuò una selezione clonale.

La produzione del Brunello rimane tradizionale con il massimo rispetto per il sangiovese, infatti in cantina si utilizzano botti grandi di rovere. Le barriques e altre tecnologie sono oggetto di studio e si utilizzano per altre tipologie di vino.

Dopo il giro della cantina, dove Riccardo ci spiega la sua filosofia, terminiamo il tour nella bellissima sala degustazioni di forma circolare circondati dalle bottiglie e dove ci sono dei contenitori con i vari suoli della zona. Ora passiamo ai vini.

Talenti, degustazione dei vini: Trefolo, Pian di Conte, Rosso e Brunello di Montalcino 

Talenti Trefoloda uve Sangiovese, Cannaiolo e Syrah, vino di facile beva, molto fruttato con espressioni di ciliegia e lamponi. Con il tempo escono tabacco e liquirizia. Equilibrato e morbido, un vino femminile, ma come detto di facile beva. Anche da aperitivo con salumi e formaggi.

Talenti Rosso di Montalcino: Fresco e fruttato al naso con sentori di ciliegia, prugna e amarena. In bocca morbido e minerale, di buona struttura e con tannini ben bilanciati. Facile ma non banale. Da abbinare a piatti di terra.

Talenti Brunello di Montalcino: Un Brunello che non mi aspettavo e che mi è piaciuto molto. Affinamento misto tra tonneaux e botti in rovere di Slavonia. Al naso è ampio, dominato da frutta e spezie. Prugna, ciliegia e mora con spezie come la paprika. Al palato è elegante, bella freschezza, il tannino è ben presente, ma diciamo setoso. Il vino si prende tutto il palato e rimane a lungo, grazie alla sua persistenza dominata dal ritorno fruttato. Bevute annate 2010, 2012, 2013 e 2015. Da abbinare a selvaggina come il cinghiale con il cioccolato come fatto da quelle parti.

Talenti Brunello di Montalcino Pian di Conte Riserva 2013: Naso molto ampio e complesso di cacao, caffe, spezie, marasca, cioccolato, liquirizia, tostato e confetture. Al palato è ampio, potente, grande struttura con un bel equilibrio tra morbidezza e un tannino ben presente ma levigato, non invadente. Una buona freschezza e sapidità lo completano. Molto persistente. Da abbinare a carni importanti oppure da bere come vino da meditazione.

Talenti barrique

 

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