Personal sommelier e wine advisor
Torniamo a Nord di Montalcino, e parliamo di un azienda relativamente giovane, piu che altro diciamo che da pochi anni ha iniziato ad imbottigliare, prima i vigneti erano dati in affitto. L'azienda in questione è Castello Tricerchi, gestita e di proprietà di Tommaso Squarcia e dello zio Emanuele diretti discendenti della famiglia Tricerchi.
Siamo all'estremo nord del comune di Montalcino, l'azienda salendo da Buonconvento è la prima che troviamo a sinistra, subito prima di Altesino e Caparzo.
Al centro della proprietà di 400 ettari, sulla via francigena si trova il Castello Tricerchi costruito nel 1441, ora sede dell'azienda agricola, nonché abitazione di Tommaso.
Putroppo il giorno della mia visita Tommaso è assente per impegni lavorativi, ma vengo degnamente accolto in azienda da Paolo suo collaboratore che ci spiega nei dettagli tutta la storia dell'azienda e della famiglia e ci accompagna nella successiva degustazione.
La famiglia Tricerchi fa parte dell'oligarchia senese e sono poi stati elevati a nobili e dal 1800 circa la proprietà e passata alla famiglia Squarcia per discendenza diretta dall'ultima dei Tricerchi.
Dei 400 ettari vitati 13 sono dedicati alla viticoltura tutti a Sangiovese Grosso come da tradizione ella zona. I vigneti sono divisi in 7 parcelle tutte tra i 180 e 300 metri s.l.m.: La vigna del Velo, la Vigna del Castello, Vigna di Sant’Anna, Vigna del Lago, Vigna dei Cipressi, Vigna del Piano e la Vigna Nuova, tutte ubicante nel versante nord con esposizione a nord-ovest.
Dopo una camminata ci dirigiamo verso le cantine che sono 2: entrambe ai lati dell'ingresso del castello, una a dx la vinificazione e una a sx per l'affinamento, poi il magazzino si trova in un locale a meno di 100 metri, sulla strada che porta al castello.
In vigna le uve sono raccolte e selezionate a mano prima in vigna e poi in cantina, e le fermentazioni sono con lieviti indigeni, con macerazioni lunghe sulle bucce. Ogni parcella è vinificata separatamente. L'affinamento successivo avviene in botti di rovere di Slavonia secondo la tradizione, anche si si usano dei tonneaux, non nuovi per alcuni passaggi o alcune parcelle.
Le cantine, un tempo locali destinati ai prigionieri, godono di temperatura fresca costante grazie alla posizione e al loro sistema di costruzione.
Passiamo alla degustazione dei vini, dove equilibrio e armonia la fanno da padroni, vini che stanno crescendo in maniera costante, portando l'azienda nell'olimpo dei produttori ilcinesi.
Castello Tricerchi Rosso di Montalcino 2018 naso di fragole, ciliegie, poi spezie, un leggero pepe. Palato pieno, minerale, fresco, snello di bella beva, fine, con un finale persistente.
Castello Tricerchi Brunello di Montalcino 2016 naso di ciliegie, argumi, quali arance, poi ribes, lamponi, erbe aromatiche. Al palato e splendido, tannino elegantissimo, fresco, equilibrato gia godibilissimo adesso ma che puo crescere ancora tanto. Finale lungo di arancia rossa... Grande prodotto, uno dei migliori assaggi 2016 a Montalcino.
Castello Tricerchi Brunello di Montalcino 2015 bouquet dove le ciliegie mature dominano, poi sentori di cioccolato, fiori e spezie nel finale. Al palato è intenso, elegante, fresco, una bocca che chiama saliva (come direbbe Marino Colleoni, del quale vi parlerò a breve) finale lungo e importante.
Castello Tricerchi Brunello di Montalcino AD 1441 2016 altro capolavoro. Sentori fruttati in primis, poi cioccolato, rose, anche qui spezie orientali. Elegante, pieno, fresco e molto persistente al palata. Appena si apre e un tripudio al palato. Solo 2000 bottiglie prodotte per un grande brunello.
Castello Tricerchi Brunello di Montalcino AD 1441 2015 al naso sentori di fiori e frutta, poi violetta, e spezie orientali, finale di cioccolato e cuoio. Al palato è minerale, elegante, fresco succoso energico con una beva incredibile, tannino ben integrato ma presente. Ottima persistenza.
Nota interessante. Vini degustati in Gabriel Glass che è proprio un bel calice per degustare. Non il migliore a mio parere che conoscerete la prossima settimana, ed e stata una grande sorpresa.
Le sorprese a Montalcino non finiscono mai, e ce ne saranno ancora, anche nei miei prossimi racconti. Ma un consiglio immediato: mettetevi in cantina delle bottiglie di Castello Tricerchi, non ve ne pentirete.
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