Il Prosecco Col Fondo (o "sur lie") è la versione più vera e tradizionale del Prosecco, il vino più famoso del Veneto. La vinificazione si sviluppa senza solfiti aggiunti, diventa frizzante tramite fermentazione naturale in bottiglia e si presenta Col Fondo, cioè, letteralmente, con il sedimento generato dai lieviti naturali del vino, che gli donano dei fragranti aromi di crosta di pane. Si può servire decantato per separarne il fondo e apprezzarne la limpidezza o in alternativa può essere servito mantenendo il fondo, per apprezzarne maggiormente le caratteristiche aromatiche.
Storie e leggende narrano che prima della nascita del metodo Charmat/Martinotti, il Prosecco si realizzasse in questo modo, la tecnica andò poi in disuso, venendo soppiantata dall'autoclave, ritenuta da molti la tecnologia di fermentazione più efficace per valorizzare il Prosecco.
Alcuni produttori/cantine hanno deciso di continuare a produrre Prosecco Col Fondo, che riscuote un ampio successo presso il loro pubblico per la sua asciuttezza, acidità (che si affievolisce più si allungano i tempi di fermentazione in bottiglia) e per l'idea di naturalità trasmessa.
Nota usanza è quella di caraffare il prosecco Col Fondo, per staccare il sedimento o il fondo di lieviti nobili, anche se vi sono molti consumatori che lo preferiscono al naturale.
Il Prosecco Col Fondo prodotto attualmente rimane comunque diverso da quelli prodotti in passato, prima degli anni 50. Infatti era abitudine della zona imbottigliare il vino fermo per conservarlo e solo casualmente ci si accorse che la sua conservazione conservasse un leggero residuo zuccherino e questo provocasse una spontanea ripartenza fermentativa primaverile. Questo processo inizialmente casuale divenne pian piano guidato e controllato dall’uomo.
Essendoci vari modi di produrre il Prosecco, principalmente Metodo Charmat/Martinotti e Col Fondo, anche se esistono bottiglie prodotte tramite Metodo Classico, non si dovrebbe partire con l'assunto che il Prosecco Col Fondo sia il migliore solo perchè legato alla tradizione, in quanto questa è nata, come appena detto, quasi per caso, e perchè non vi erano altri modi per spumantizzare il vino. Ci sono esempi di prosecco realizzato con metodo classico, quali quelli di Silvano Follador che sono universalmente riconosciuti come eccellenze del Prosecco Superiore DOCG.
Ad oggi il Prosecco Col Fondo, assieme a specifici vini biologici, è l'unico vino torbido a poter essere messo sul mercato, in quanto per legge i vini in commercio devono essere limpidi e brillanti, in genere la limpidezza è anche un metro di giudizio dei concorsi enologici.
Nell'immagine sottostante si può vedere la differenza tra un prosecco limpido e uno torbido.
Quali sono le differenze tra un Prosecco realizzato con il Metodo Classico e uno Col Fondo?
Il Prosecco Col Fondo mantiene nella bottiglia i lieviti, che si depositano sul fondo e che possono essere tenuti all'interno della bottiglia anche durante la degustazione, questo processo lo rende torbido quando lo si versa nel calice.
Il Metodo Classico invece, attraverso il processo di sboccatura, espelle i lieviti fermentati dalla bottiglia, rendendo quindi lo spumante limpido quando lo si versa nel calice.
Sicuramente bisogna distinguere tradizione da qualità. La nascita del Prosecco è avvenuta mediante questa tecnica di spumantizzazione ma questo non vuol dire che ad oggi sia quella che più valorizza il vitigno Glera. Sicuramente va provato, per farsi un'idea propria, ma non bisogna partire prevenuti con l'idea che tradizione e origine sia sinonimo di massima qualità rispetto ad altre realizzazioni.
In calce a questo articolo trovate una nostra seleziona dei migliori Prosecco Col Fondo. Se non lo avete mai assaggiato, non fatevi spaventare dalla presenza dei lieviti all'interno della bottiglia! Degustate una di queste bottiglie per immergervi nel mondo dello storico metodo di produzione del prosecco!