Lo Champagne, la guida definitiva per il principiante.

 

Un’introduzione facile da leggere, scritta da chi non conosce in maniera approfondita lo champagne ma ha cercato di colmare le lacune. Questo testo raccoglie le informazioni base necessarie per poter dialogare - o almeno difendersi - con un appassionato di champagne magari citando magari qualche sconosciuto vigneron.

La champagne e le cinque grandi zone di produzione

L’area geografica della Champagne si estende nel nord della Francia per circa 34.000 ettari tutelati da leggi risalenti al 1927 (Institut National des Appellations d’Origine) e coinvolge circa 300 paesi nel dipartimento Marne, Aisne e Aube fino al confine con la Côte d’Or. Per chi se lo stesse chiedendo, il dipartimento francese è assimilabile alla provincia italiana, una zona amministrativa di livello due successiva alla regione.

 

La zona dello champagne, che rappresenta un mito per tutti gli amanti delle bollicine metodo classico (o metodo champenoise), è posizionata a 145 km a nord-est di Parigi ed è suddivisa in cinque grandi aree ed ha il suo centro nella Montagna di Reims a sud di Reims.

Le grandi zone dello champagne sono le seguenti.

  • Montagne de Reims (tra Reims ed Epernay)
  • Vallee della Marne
  • Côte des Blancs
  • Côte de Sèzanne
  • Côte des Bar o Aube

Nella Champagne si coltivano i seguenti vitigni, utilizzati nella produzione dello champagne.

  • Pinot Noir
  • Pinot Meunier (o Meunier Noir)
  • Chardonnay

I vitigni appena citati non sono coltivati in modo omogeneo ma alcuni di loro prevalgono in certe zone. Ad esempio il Pinot Noir e Pinot Meunier prevalgono nella zona della Montagna di Reims, mentre lo Chardonnay prevale della Côte des Blancs e Côte de Sèzanne.

I vigneti della Champagne, si suddividono in tre grandi classificazioni, in base della distanza dalla zona centrale. Le classificazioni dei vigneti della champagne sono, in scala di valore crescente: Cru, Premier Cru e Grand Cru. Sentirete spesso citare queste classificazioni quando leggerete o approfondirete l’assemblaggio di certi champagne, in particolare quello dei più blasonati. Ricordiamo che il Grand Cru è il vigneto più prestigioso come classificazione.

La Champagne

L’origine della regione della Champage risale a circa 75 milioni di anni fa, dopo che le acque oceaniche iniziarono a ritirarsi lasciando sedimenti, crostacei, molluschi, pesci e altre incredibili amenità. Alcuni di questi resti sedimentarono e crearono uno strato di calcare (carbonato di calcio) volgarmente chiamato gesso. Il gesso non è presente in modo uniforme in tutta la regione, e la profondità di alcuni di questi strati pietrificati raggiunge i 300 metri di profondità. La spettacolarità di questa terra bianca ha permesso di costruire una narrazione che intreccia mirabilmente sostanza ed apparenza. Il gesso, infatti, trattiene meglio l’acqua e fa sì che le radici delle viti vadano in profondità e possano assimilare una serie di composti chimico/naturali che rendono, di fatto, speciale l’uva. Una magia, che sotto il nome di “Terroir” unisce uomini, aria, acqua e terra e permette di produrre un’uva con caratteristiche uniche ed ambite.

Una zona estrema, unica ed irripetibile al mondo.

La Montagna di Reims

La Montagna di Reims (in francese Montagne de Reims) è il cuore della Champagne tra Reims ed Eperney. A differenza di quello che si possa pensare, non è una vera e propria montagna sia per altitudine che per caratteristiche climatiche. Il termine “Montagna” è utilizzato per designare quella che di fatto è solo un'area di terreno collinare sotto i 300 metri sul livello del mare, che spicca in modo evidente in mezzo ad una zona pianeggiante. La Montagna di Reims è uno strabiliante tesoro geologico fatto di gesso, sabbia, argille e calcare. In slcune zone di questa area, il gesso copre oltre il 90% delle coltivazioni come a Bouzy e Ambonnay. Questa è la zona più prestigiosa della champagne, questa è, appunto, la Montagna di Reims.

I Grand Crus della zona della Montagna di Reims sono:

  • Ambonnay
  • Beaumont-sur-Vesle
  • Bouzy
  • Louvois
  • Verzy
  • Mailly-Champagne
  • Puisieulx
  • Sillery
  • Verzenay

La Montagna di Reims è coltivata con Pinot Noir e Pinot Meunier nelle pendici attorno. L’esposizione al sole delle vigne è molto differente girandovi attorno, questo influisce notevolmente sulle microcaratteristiche delle uve e di conseguenza sul vino. Ad esempio, nel Comune di Bouzy, orientato a sud, il Pinot Noir fornisce un prodotto più strutturato e potente. Sul versante orientale, i vigneti di Verzenay producono un vino più vivo e dalla grande persistenza. I vini di Mailly, le cui viti sono rivolte verso nord, generano un vino più rotondo ed elegante.

Alcune Maison famose della Montagna di Reims

  • Krug a Reims.
  • Moët & Chandon a Épernay, vanta km di gallerie sottarranee dove sono custodite migliaia di bottiglie di champagne.
  • Mumm a Reims.
  • Veuve Clicquot a Reims, visita con percorso scavato nelle crayère.
  • Ruinart a Reims, visita in una cantina, sempre scavata nel gesso, stupefacente per ampiezza.
  • Pol Roger a Épernay
  • Perrier-Jouët a Épernay

La Valle della Marna

La Valle della Marna (in francese Vallee della Marne) è posta a sud-ovest di Reims. La Marna è un fiume che dalla zona di Epernay va verso Parigi e la sua vallata è costellata di vigneti ed accoglienti paesini. La presenza di gesso in questa zona è consistente, in particolare tra Hautvillers e Tour-sur-Marne Il vitigno più coltivato nella Vallee della Marne è il Pinot Meunier con il suo bouquet fruttato (ciliegia e ribes), leggero e fresco.

I Grand Cru della zona della Valle della Marna sono

  • Aÿ
  • Tours-sur-Marne (solo Pinot nero)

Côte des Blancs

La Côte des Blancs è posta a sud di Epernay e si estende per circa 20 km racchiudendo circa 13 villaggi. La Côte des Blancs è coltivata principalmente con Chardonnay ed è qui che questo vitigno raggiunge la sua migliore espressione con aromi leggeri e delicati, finezza ed eleganza. Il terreno della Côte des Blancs è ricchissimo di gesso ed è visibile a poche decine di centimetri sotto il suolo coprendo oltre il 65% delle aree coltivate.

I Grand Cru della zonna della Côte des Blancs sono

  • Avize
  • Chouilly (solo Chardonnay)
  • Cramant
  • Le Mesnil-sur-Oger
  • Oiry (solo Chardonnay)
  • Oger

Côte de Sèzanne

La Côte de Sèzanne si estende a sud della Côte des Blancs ed è la sua continuazione, tuttavia il terroir è indubbiamente differente. Nella Côte de Sèzanne il vitigno coltivato in predominanza è lo Chardonnay che dona delle uve con meno finezza ed eleganze di altre zone di Champagne più vocate allo Chardonnay. Il terreno della Côte de Sèzanne è meno ricco di gesso, quello presente ha un’inclusione fossile differente, ed è presente molta argilla. In conclusione possiamo dire che la Côte de Sèzanneè ha una produzione meno rinomata rispetto alla Côte des Blancs.

Côte des Bar o Aube

La Côte des Bar si estende nella zona più meridionale della Champagne ed il clima è più mite. Il terreno non è gessoso ed è presente argilla e calcare. Nella Côte des Bar il vitigno coltivato in prevalenza è il Pinot Noir. La presenza di argilla con i suoi micro-organismi dona al Pinot Noir coltivato nella Côte des Bar grande mineralità rispetto ad altre zone della Champagne.

Nozioni fondamentali sullo Champagne

Quando si parla di Champagne si devono conoscere alcuni termini tipici del contesto. Quello che segue, necessariamente va conosciuto per non incorrere in brutte figure.

Blanc de Blancs: champagne prodotto solo con uva Chardonnay.

Blanc de Noirs: champagne prodotto solo con uva Pinot Noir e/o Pinot Meunier.

Cuvée: champagne prodotto con una miscela di vini di uve provenienti da zone e/o annate diverse, al fine di ottenere un risultato migliore. Questa è la norma per quasi tutti gli champagne.

Vintage: champagne prodotto solo con vini della stessa vendemmia, in sostanza millesimato. Esempio è il Dom Perignon Vintage 2010, uno champagne vinificato con uve vendemmiate nel 2010.

Bollinger: Special Cuvèe Brut
RP 91 JS 93 WS 93
Ruinart: Brut blanc de blancs
RP 91 JS 93 WS 93 AG 92
Moët & Chandon: Ice Imperial
Bruno Paillard: Première Cuvèe
WS 84
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