Questo vitigno coltivato in Abruzzo ha un'origine che presenta diverse interpretazioni. C'è quella che si rifà alla versione in cui, agli inizi del XIX secolo, grazie ad un viaggiatore proveniente dalla Toscana, il vitigno Montepulciano venne introdotto nella regione; c'è poi quella in cui lo storico Michele Troia risalente al diciottesimo secolo conferma la storia che vede il vitigno Montepulciano nascere nella Valle Peligna.
Il Montepulciano d'Abruzzo ha ottenuto la Denominazione di origine controllata e garantita (DOCG) nella sottozona Colline Teramane dal 2003. Nel 2005 il disciplinare ha poi subìto alcune modifiche; è stata certificata anche la menzione Riserva ad altre aree, con la denominazione Montepulciano d’Abruzzo Riserva, e alcune IGT sono diventate sottozone DOC. Anche per questo vitigno l'attacco della fillossera degli anni '20 creo grandi danni portando nel giro di qualche anno l'estensione e la qualità degli impianti a ridursi drasticamente.
Il Consorzio di Tutela dei Vini d’Abruzzo è l'associazione senza scopo di lucro, costituito fra tutti i soggetti inseriti nel sistema di controllo, che si propone di tutelare, valorizzare e curare gli interessi relativi alle denominazioni di origine controllata del territorio regionale, tra cui ovviamente, il Montepulciano d'Abruzzo DOC.
Le attività che il Consorzio porta avanti, giorno dopo giorno, con la massima determinazione, permettono alle denominazioni sotto il suo controllo di essere valorizzate nel territorio nazionale e internazionale. Non è un caso che il Consorzio, che da anni tutela una delle risorse più autentiche del territorio, abbia scelto come simbolo l'aquila: un animale dal forte istinto protettivo, tenace come gli abruzzesi.
Il vitigno Montepulciano è una varietà di uva a bacca nera frequentemente coltivata nel centro Italia, in particolare nelle regioni Abruzzo, Marche e Molise. Il vino che si ottiene dal vitigno Montepulciano è di colore rosso rubino, intenso ed al palato è corposo, fruttato, tannico e saporito.
Curiosità.
La varietà condivide lo stesso nome con il comune di Montepulciano, in Toscana anche se li non è utilizzata, visto che il Vino Nobile di Montepulciano DOCG Toscano è prodotto con l'uva Sangiovese ed è assodato che i due vitigni non abbiano nulla in comune.
L'area geografica della denominazione Montepulciano d'Abruzzo DOC si estende lungo la fascia collinare litoranea e la fascia della collina interna alla provincia di Pescara, delimitata ad est dall' Adriatico ed a nord/ovest dal massiccio del Gran Sasso. La denominazione Montepulciano d'Abruzzo DOC copre quindi un'ampia area dell'Abruzzo orientale, estendendosi completamente sulle 75 miglia della costa abruzzese e nell'entroterra all'incirca per 32 kilometri.
L'area geografica della denominazione Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane DOCG è esclusiva della provincia di Teramo.
Le fasi del processo che porta direttamente al vino devono essere effettuate rigorosamente nella zona DOCG, con alcune eccezioni. E' necessario invecchiare il vino almeno 2 anni di cui uno in botti di rovere o castagno ed un affinamenti in bottiglia di 6 mesi.
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