Nel 1930 il Marchese Mario Incisa della Rocchetta sposò la Marchesa Clarice della Gherardesca e lei, in dote portò la Tenuta San Guido. La tenuta sorge nella costa della maremma toscana vicino a alla città di Bolgheri. Il Marchese era un grande appassionato di vini rossi di Bordeaux e voleva produrre un vino che potesse rivaleggiare con loro, in particolare, dopo alcuni viaggi in Francia. La sua tenace visione, assieme alla tecnica del grande enologo Giacomo Tachis diedero vita ad uno dei più prestigiosi vini rossi italiani: il Sassicaia che oggi ha raggiunto prezzi altissimi, come è possibile vedere nella pagina dei prezzi di Sassicaia.
In Toscana si coltivava principalmente Sangiovese ma nel 1944 il Marchese impiantò il primo vigneto di Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc. Questa scelta, unita al successo di Sassicaia, influenzarono notevolmente la viticoltura in maremma e non solo dando energia al movimento dei Supertuscan.
Inizialmente, Sassicaia era un vino per soli amici e conoscenti, tuttavia le cose cambiarono negli anni anni seguenti, grazie al miglioramento della tecnica e il raggiungimento di risultati sopra le aspettative. Nel 1965, il Marchese piantò un secondo vigneto, quello conosciuto con il nome di Sassicaia, dal quale produsse nel 1968 la prima annata di successo. Oggi Sassicaia utilizza uve di diversi vigneti in zone molto diverse della tenuta, le differenze sono di esposizione, altitudine ed in generale di terroir.
Il vigneto di Sassicaia era molto ghiaioso e questo gli valse il nome di Sassicaia. Il termine sasso fa appunto riferimento a quella caratteristica del terreno dove veniva coltivata la vite con cui si produceva il vino.
Nicoló Incisa della Rocchetta, il figlio del Marchese è stato decisivo per la consacrazione di Sassicaia, in particolare si deve a lui la scelta dell'enologo Giacomo Tachis e l'esposizione all'estero di Sassicaia.
Tenuta San Guido ha introdotto per l'affinamento di Sassicaia le barrique di rovere francese, che si sono dimostrate in grado di raggiungere il giusto equilibrio e di migliorare drasticamente la qualità anche nei primi anni dopo l'imbottigliamento.
Di Supertuscan abbiamo parlato moltissimo, Sassicaia non è stato il primo ma è stato - senza ombra di dubbio - uno dei maggiori "influencer". Puoi approfondire la storia dei Super Tuscan nel nostro articolo e in tutti gli altri pubblicati in questi anni.
Sassicaia, quando uscì sul mercato non poteva fregiarsi di nessun tipo di Denominazione (come ad esempio il Chianti) poichè i vitigni utilizzati oltre alla tecnica erano innovativi e fuori dagli schemi. Per questo motivo era un "semplice" vino da tavola. Nel 1992, fu introdotta la classificazione Toscana IGT che permise a molti altri vini simili di fregiarsi della giusta denominazione.
Sassicaia, tuttavia, ha fatto di più, essa infatti può fregiarsi di una DOC propria e riservata:
Bolgheri Sassicaia DOC. Tenuta San Guido è la sola cantina italiana che possa vantare una sua DOC di proprietà.
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