Come quasi tutte le regioni vinicole europee, la regione della Champagne è stata devastata dalla fillossera alla fine del XIX secolo e questo ha cambiato la sua storia.
Che cosa è la Filossera e cosa c'entra con le varietà permesse dal disciplinare dello champagne? La Fillossera è un parassita della vite che è stato importato in Francia su talee di vite provenienti dall'America. In una fase del suo ciclo vitale, la fillossera si nutre delle radici della vite, perforandole e creando ferite che favoriscono la crescita di infezioni che finiscono per bloccare il flusso di sostanze nutritive e uccidere la pianta.
Mentre le viti native americane si sono evolute con il pidocchio e hanno quindi sviluppato delle difese contro il suo attacco, le viti europee erano prive di tale protezione. Fortunatamente si scoprì che l'innesto di viti europee su portainnesti americani combatteva gli effetti della fillossera. Oggi, la stragrande maggioranza dei vigneti europei è innestata.
Prima della fillossera, in Europa si coltivava un numero di varietà d'uva di gran lunga superiore a quello attuale. In alcune regioni francesi sono state registrate oltre cento varietà, mentre oggi se ne contano solo una manciata. Storicamente, i viticoltori hanno sempre preferito mantenere i loro vigneti il più possibile diversificati. In questo modo si tendeva a proteggere i raccolti da una catastrofe totale: se una varietà non maturava o veniva attaccata da una malattia, almeno alcune delle altre varietà avrebbero prodotto dei raccolti e il viticoltore avrebbe avuto comunque un reddito o del vino da bere.
Quando i coltivatori furono costretti a ripiantare a causa della fillossera, tuttavia, si concentrarono sulle varietà note per funzionare al meglio nella loro regione: le più facili da coltivare, le più abbondanti, le più resistenti alle malattie e quelle che producevano frutti e vini più facili da vendere. È per questo che il Pinot Nero (circa il 38% degli impianti odierni in Champagne), il Pinot Meunier (circa il 32%) e lo Chardonnay (circa il 30%) hanno dominato gli impianti in tutta la regione della Champagne.
Quali sono i vitigni più rari negli Champagne? I vitigni meno conosciuti tra quelli permessi per produrre Champagne sono Arbanne, Pinot Grigio, Pinot Bianco e Petit Meslier. Se a questi aggiungiamo il Pinot Nero, il Pinot Meunier e lo Chardonnay, le varietà ammesse in Champagne sono sette.
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