Il Prosecco Superiore DOCG è un vino spumante prodotto nella zona collinare tra Conegliano e Valdobbiadene, in provincia di Treviso, nel Veneto. È ottenuto da uve Glera, la zona di Conegliano Valdobbiadene, situata a 50 km da Venezia e 100 dalle Dolomiti, è famosa per la sua antica tradizione viticola. La prima citazione scritta del Prosecco Superiore in questa zona risale al 1772. Dal 1969, la produzione del Prosecco Superiore è stata circoscritta a 15 comuni, tra cui Conegliano e Valdobbiadene, la capitale culturale e il cuore produttivo della regione.
La viticoltura nel Conegliano Valdobbiadene ha origini antichissime, con citazioni romane e descrizioni di San Venanzio Fortunato nel VI secolo. Nel 1772 Francesco Maria Malvolti mette in relazione il Prosecco Superiore a questo territorio, mentre nel 1923 viene fondata la Stazione Sperimentale di Viticoltura e Enologia di Conegliano. Nel 1946 nasce la Confraternita del Prosecco Superiore.
Il Prosecco Superiore DOCG è ottenuto principalmente dalle uve Glera e può essere prodotto con diverse tecniche di vinificazione, tra cui il metodo Charmat, Martinotti o Charmat lungo e il metodo classico. Tutte le tecniche mirano a preservare le caratteristiche organolettiche distintive del Prosecco Superiore DOCG, come la freschezza, l'aroma floreale e il carattere fruttato.
La raccolta delle uve per il Prosecco Superiore DOCG avviene solo nei 15 comuni disciplinati e il Consorzio monitora la maturazione dell'uva in tutta la zona. La vendemmia è quasi sempre manuale, ed è obbligatoria per i vini Rive e il Superiore di Cartizze. La quantità massima di uva raccolta è di 13,5 tonnellate per il Conegliano Valdobbiadene, 13 tonnellate per i vini Rive e 12 tonnellate per il Superiore di Cartizze.
La pressatura dell'uva rappresenta la prima fase del processo di vinificazione, che può avvenire solo nei 15 comuni di produzione dell'uva per il Prosecco Superiore DOCG, e nel solo comune di Valdobbiadene per il Superiore di Cartizze. L'uva viene pigiata immediatamente con presse apposite per ottenere solo il mosto migliore. Secondo le norme del disciplinare, 100 kg di uva producono al massimo 70 litri di vino. Inoltre, dalle vinacce ancora umide si può ottenere una grappa profumata e leggera tramite la distillazione.
Il mosto appena ottenuto dalla pressatura, ancora torbido, viene fatto decantare a freddo, a temperature comprese tra i 5 e i 10 gradi Celsius, all'interno di vasche d'acciaio. Dopo circa 10-12 ore, la parte limpida del mosto viene separata dai sedimenti e avviata alla fermentazione.
La fermentazione del mosto avviene grazie ai lieviti, che possono essere naturali o selezionati e aggiunti, e che trasformano lo zucchero dell'uva in alcool, anidride carbonica e altri componenti, tra cui gli aromi del vino. La fermentazione avviene a una temperatura compresa tra i 16 e i 20 gradi Celsius e dura circa 15-20 giorni. Dopo la fermentazione, il vino inizia la fase di maturazione, favorita dalle basse temperature dell'inverno, che agevolano la precipitazione dei depositi e la chiarificazione del prodotto. Questo processo produce il vino base, un prodotto senza zuccheri con una gradazione alcolica di circa 10 gradi, che rappresenta il punto di partenza per la produzione di spumanti.
Dopo la fase di maturazione, il vino-base viene assemblato in proporzioni precise per la spumantizzazione. L'aggiunta di zucchero e lieviti avviene in grandi autoclavi, dove la rifermentazione produce le bollicine che caratterizzano il Conegliano Valdobbiadene. Questa tecnica, che dura almeno 30 giorni, preserva gli aromi fruttati e floreali dell'uva, donando al vino eleganza e freschezza gustativa.
Il processo di imbottigliamento del Conegliano Valdobbiadene è regolamentato e può avvenire solamente presso cantine autorizzate nella provincia di Treviso, eccezion fatta per due cantine nella provincia di Venezia che hanno acquisito il diritto per via della loro storicità di produzione. Una volta terminata la fase di spumantizzazione e dopo un breve periodo di maturazione, il vino viene imbottigliato e immesso sul mercato. La regolamentazione del processo di imbottigliamento assicura la qualità e la tracciabilità del prodotto finale, garantendo che il Conegliano Valdobbiadene sia sempre un vino di eccellenza.
Il Prosecco Superiore è prodotto nella zona tra Conegliano e Valdobbiadene. Questa denominazione comprende quattro diverse sotto-zone:
Questi vini spumanti si distinguono grazie all'unicità del terroir per la loro eleganza, freschezza e complessità, grazie alla selezione delle uve, alle tecniche di vinificazione e alla tradizione artigianale della zona di produzione. In particolare, ogni sottotipo ha le proprie caratteristiche organolettiche uniche che lo distinguono dagli altri.
Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore è uno spumante DOCG prodotto esclusivamente nelle colline di Conegliano Valdobbiadene con il vitigno Glera. La resa massima consentita è di 13,5 tonnellate per ettaro e ogni cantina crea le proprie cuvèe mescolando sapientemente le uve provenienti dalle diverse microzone del territorio. È disponibile nelle versioni Extra Brut, Brut, Extra Dry e Dry, che si distinguono per il livello di residuo zuccherino.
Il Cartizze è il vertice qualitativo del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, prodotto in una sottozona disciplinata di soli 107 ettari. Grazie alla perfetta combinazione tra microclima e terreni antichi, questo spumante presenta una complessità di profumi che richiamano frutta e agrumi, con sentori di rosa e mandorla nel retrogusto. Il sapore è armonico, elegante e fresco, sostenuto da un perlage leggero e fine
colore: giallo paglierino più o meno intenso, brillante, con spuma persistente
profumo: gradevole e caratteristico di fruttato
sapore: fresco, armonico, gradevolmente fruttato, caratteristico
titolo alcolometrico minimo: 11,50% vol
acidità totale minima: 4,5 g/l
estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l.
Il termine "Rive" indica le pendici delle colline scoscese del territorio, e questa tipologia mette in luce le diverse espressioni del Conegliano Valdobbiadene. Viene ottenuta dai vigneti più ripidi e vocati, con uve provenienti da un unico Comune o frazione di esso, per esaltare le caratteristiche territoriali del vino. Ci sono 43 rive nella denominazione, ognuna con una diversa peculiarità di suolo, esposizione e microclima. La produzione del Rive è di 13 t per ettaro, con raccolta esclusivamente a mano e l'indicazione del millesimo in etichetta. In questa zona la coltivazione delle uve è così difficile che si parla di "viticoltura eroica".
Il Prosecco Sui Lieviti è una variante tradizionale del Prosecco a rifermentazione in bottiglia. Grazie ai lieviti depositati sul fondo della bottiglia, avviene la rifermentazione secondo l'antico metodo "col fondo", dando vita ad uno spumante fresco e torbido con bollicine finissime. Si presenta nella versione Brut nature ed è caratterizzato da note olfattive più complesse e ampie, sostenute dal sentore di crosta di pane dato dai lieviti.
La temperatura ideale per servire il Prosecco Superiore è tra i 6 e i 8°C.
Solitamente il Prosecco si degusta in un bicchiere a forma di flûte, caratterizzato da un lungo stelo e una coppa stretta e allungata. Questo tipo di bicchiere consente alle bollicine del Prosecco Superiore di mantenere più a lungo il loro effervescenza, permettendo di apprezzare meglio il perlage del vino. Non è raro degustare con calici più ampi in caso di bottiglie particolarmente complesse.
Innanzitutto, si consiglia di servire il Prosecco Superiore a una temperatura compresa tra i 6° e i 8°C. Una volta versato il vino nel bicchiere, è consigliabile osservare la sua effervescenza, che deve essere vivace e persistente, e il colore, che deve essere giallo paglierino con riflessi verdognoli. Il Prosecco Superiore DOCG si caratterizza per la sua acidità equilibrata e un retrogusto fruttato, con sentori di mela, pera, pesca e fiori bianchi.
Il Prosecco è noto come re dell'aperitivo ma può essere consumato anche a pasto, soprattutto nella versione Brut. Va servito da solo e si abbina bene con preparazioni che esaltano i sapori delle materie prime con particolari differenze tra le diverse tipologie come indicato di seguito.
Questa è la versione più moderna e in linea con le tendenze internazionali che prediligono un gusto più secco. Esalta la vivacità e la fruttosità delle uve e rende lo spumante deciso e con una grande espressività territoriale. È asciutto in bocca ma di grande intensità, richiamando le sensazioni olfattive. Si abbina bene con crudité, primi di mare e di terra.
Il vino è un'interpretazione moderna e internazionale, con profumi di agrumi e note vegetali e un perlage fine che conferisce un gusto pulito ed energico. Si abbina bene con antipasti di pesce e verdure, primi a base di frutti di mare e piatti di pesce al forno, ma può essere apprezzato anche durante tutto il pasto.
Extra-dry è la tipologia tradizionale del Prosecco, che unisce aromi fruttati e sapidità delle bollicine. Si presenta di colore paglierino con un perlage vivace, profumi di frutta, agrumi e note floreali. Al palato risulta morbido e asciutto, grazie all'acidità fresca. Ottimo come aperitivo, si presta bene ad abbinamenti con minestre di legumi, frutti di mare, paste delicate, formaggi freschi e carni bianche, soprattutto pollame.
Questa è una descrizione della versione Dry del vino in questione. Ha un colore giallo paglierino scarico, un profumo fruttato con sentori di agrumi, pesca bianca e mela verde, e un sapore sapido, fresco e morbido al palato grazie alla sua elegante nota abboccata. La Dry è la versione meno diffusa e va servita molto fresca. Si adatta agli abbinamenti più particolari, con dolci a pasta secca o cibi piccanti della cucina fusion.
La Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene, erede della prima arteria enologica italiana del 1966, parte dalla Scuola Enologica di Conegliano e passa per luoghi storici come la Bottega del Vino e il Museo Enologico L. Manzoni.
Lungo il percorso si possono ammirare la Pieve romanica di San Pietro di Feletto, il Molinetto della Croda a Refrontolo, la Villa Brandolini a Solighetto, le Torri di Credazzo a Farra di Soligo e la chiesetta di San Vigilio a Col San Martino. Il tragitto culmina nella zona di Cartizze, che offre uno dei paesaggi viticoli più belli d'Italia, e si conclude a Valdobbiadene, capitale produttiva della DOCG.
Ecco una lista di alcune delle cantine produttrici di Prosecco Superiore DOCG con la possibilità di comparare i prezzi di molte enoteche. Inoltre è disponibile una lista completa con tutti i prezzi dei Prosecco Superiore.
Bisol: fondata nel 1542, questa cantina è una delle più antiche e rinomate della zona di Conegliano Valdobbiadene. La famiglia Bisol ha una tradizione vitivinicola che risale a cinque secoli fa e produce Prosecco Superiore DOCG di alta qualità.
Nino Franco: fondata nel 1919, questa cantina è famosa per il suo Prosecco Superiore DOCG "Rustico", che è un blend di uve Glera provenienti da diverse zone della zona di Conegliano Valdobbiadene. La cantina ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali per la sua produzione di Prosecco Superiore.
Valdo: fondata nel 1926, questa cantina è una delle più grandi della zona di Conegliano Valdobbiadene e produce una vasta gamma di vini spumanti, tra cui Prosecco Superiore DOCG. Valdo ha ottenuto numerosi riconoscimenti per la sua produzione di Prosecco Superiore di alta qualità.
Col Vetoraz: questa cantina, fondata nel 1838, produce Prosecco Superiore DOCG da uve coltivate sui pendii delle colline di Valdobbiadene. Col Vetoraz è nota per la sua produzione di Prosecco Superiore di alta qualità, che viene realizzato con tecniche tradizionali e rispettando le caratteristiche del territorio.
Villa Sandi: questa cantina è situata nella zona di Valdobbiadene e produce Prosecco Superiore DOCG da uve Glera coltivate sui pendii delle colline circostanti. Villa Sandi è una delle cantine più grandi della zona di Conegliano Valdobbiadene e ha una vasta gamma di vini spumanti di alta qualità.
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