La guida completa dei vini Chablis AOC è una risorsa essenziale per tutti gli amanti dei vini Francesi.
In questa guida, scoprirai l'origine e la storia di Chablis, le caratteristiche organolettiche del vino e il suo posizionamento nel panorama dei vini bianchi francesi e mondiali.
Imparerai anche come il terroir e il clima della regione di Chablis influiscono sulla produzione del vino e quali sono le denominazioni che contraddistinguono i diversi livelli di qualità di Chablis, dalla Petit Chablis al Grand Cru.
Inoltre, la guida fornisce consigli pratici per la degustazione e l'abbinamento di Chablis, e una panoramica sul territorio, vendemmia e vinificazione di questo pregiato vino bianco. Scoprirai perché Chablis è considerato un vino unico e irripetibile e perché è così apprezzato dagli intenditori di tutto il mondo.
Ma nel 1886 la fillossera e l'oidio colpirono i vigneti di tutto il mondo, e lo Chablis non fu esente da queste calamità. Anche i climi freddi invernali della zona e l'arrivo di nuovi vini convenzionali a basso prezzo causarono un declino continuo del vino fino agli anni '60.
Nonostante la produzione di Chablis si limitasse a meno di 1.000 ettari, il grande vino bianco francese riuscì a farsi strada nel mondo dell'enologia moderna grazie alle nuove tecniche di vinificazione e alla salvaguardia della vite durante i mesi invernali.
I vini di Chablis sono freschi, minerali ed avvolgenti da giovani e possono trasformarsi in emblemi dell'enologia grazie all'invecchiamento, dimostrando che anche i grandi bianchi possono essere all'altezza dei loro cugini a bacca rossa nel tempo.
Grazie al clima fresco, i vini di Chablis sono caratterizzati da una maggiore acidità e meno sapori di frutta rispetto ai vini Chardonnay provenienti da climi più caldi, accompagnati spesso da note di "pietra focaia" o "goût de pierre à fusil", insieme a sentori di acciaio.
La regione di Chablis è situata nella parte settentrionale della Borgogna, in Francia.
Le zone di coltivazione sono molto variegate, con suoli di tipo Kimmeridgiano che caratterizzano le colline e i declivi, mentre suoli di tipo Portlandiano sono dedicati alla denominazione Petit Chablis sulle pianure. Tra i Premier e i Grand Cru si riscontrano notevoli differenze a seconda delle altitudini, esposizioni e compattezza del terreno.
La denominazione Premier Cru comprende 40 zone di coltivazione distribuite su entrambe le rive del fiume Serein, tra le quali Fourchaume, Mont de Milieu, Montmains, Vaillons e Montée de Tonnerre sono tra le più riconosciute per la produzione costante di vini di alta qualità.
La denominazione Grand Cru invece conta solo 7 zone di coltivazione, tutte situate sulla riva destra del fiume Serein. Tra le zone Grand Cru più rinomate per la produzione di vini di alta qualità vi sono Le Clos e Blanchot.
Il clima di Chablis è caratterizzato da un clima continentale con inverni e primavere fredde, che aumentano il rischio di gelate in primavera
Presenta un colore oro pallido, brillante con riflessi verdognoli, e al naso si presenta aperto già da giovane, con sentori di fiori, agrumi e una leggera nota iodata, con una sensazione di mineralità, che ricorda la selce o la pietra di fucile. Al palato, è un vino vivace, con un'acidità molto piacevole e una buona persistenza, caratterizzato dall'eleganza e dalla finezza.
Chablis AOC è stata creata nel 1938 ed è situata nei vigneti di Chablis nella regione di Yonne, vicino a Parigi e Champagne. La produzione di vino di Chablis è distribuita in base alla seguente percentuale:
Il termine "Premier Cru" indica i vini di alta qualità prodotti in zone specifiche.
Questa definizione, utilizzata soprattutto in Borgogna e Champagne, si riferisce ai vigneti classificati al secondo livello, al di sotto dei Grand Cru.
L'origine di questa classificazione risale al 1395, quando Filippo il Temerario, duca di Borgogna, stabilì i criteri e i privilegi per i viticoltori della regione. In Champagne, invece, la classificazione si basa sulla qualità delle uve e sulla posizione geografica, stabilita nel 1911.
I vini che possono fregiarsi di questa denominazione devono soddisfare rigidi standard produttivi, che includono definite pratiche enologiche e di coltivazione, come l'affinamento in cantina o la resa in vigna. I vini Grand Cru sono considerati veri e propri gioielli del panorama enologico internazionale, poiché nascono in zone che sono state selezionate come le più vocate al mondo.
È importante notare che ogni annata ha caratteristiche specifiche che possono influire sul profilo sensoriale del vino. Ad esempio, i vini prodotti in anni solari possono offrire note di frutti gialli, come la pesca o la prugna.
Nel corso del tempo, il vino può evolvere e rivelare aromi di miele, frutta secca, fiori come la peonia e la rosa sbiadita e talvolta anche il tartufo.
In ogni caso, il Chablis è un vino che rappresenta un'eccellenza enologica grazie alla sua mineralità e alle particolari condizioni ambientali in cui viene prodotto.
La vendemmia nell'area di Chablis viene generalmente effettuata in modo meccanizzato, anche se alcuni piccoli produttori preferiscono ancora raccogliere le uve a mano. Non esistono tempi di affinamento standard per i vini della zona, ad eccezione degli Chablis Grand Cru, che devono essere invecchiati per un minimo di tempo fino al 15 marzo dell'anno successivo alla vendemmia.
Dopo la raccolta, il mosto viene fermentato in botti di rovere o in vasche di acciaio inox termo-controllate per garantire una fermentazione alcolica e una successiva fermentazione malolattica che permetta di ottenere vini più pieni, morbidi e rotondi.
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