Vini rossi Italiani


I vini rossi italiani preferiti

I vini rossi devono il loro caratteristico colore al fatto che la buccia degli acini, quando entra a contatto con il mosto, trasferisce a questo le caratteristiche di varie sostanze, tra cui coloranti, ma non solo, che non si trovano nelle bucce dell'uva bianca.
I vini rossi leggeri si ottengono da vitigni che danno alla luce mosti dalla bassa componente zuccherina, questo li farà risultare meno alcolici e più acidi. Un vino che si propone con un basso livello alcolico, una bassa tannicità e una composizione leggera è certamente un vino da bere durante la sua gioventù. Alcuni tra i vini di questa categoria sono: Groppelli, Lambruschi, il Gamay e le Schiave.
I Vini rossi strutturati invece, sono vini prodotti con uve le cui bucce rilasciano grandi quantità di sostanze all'interno dei mosti, i quali sono ricchi di zuccheri e dotati di una buona acidità. Possono essere conservati a lungo senza però esagerare, non bisogna infatti superare il periodo di maturazione dopo il quale la maturità diventa vecchiaia, con il conseguente decadimento delle sue proprietà organolettiche. Alcuni tra i vini di questa categoria: Merlot, Cabernet, il Sangiovese, lo Syrah, Nebbiolo e il Nero d'Avola.
Tra questi 2 estremi, poco e molto zuccherato vi sono poi i Vini Rossi medi, con le medesime uve con le quali si ottengono vini strutturati ed utilizzando tecniche di viticoltura meno spinte si ottengono vini dal buon corpo e dall'ottima struttura, ma più accessibili al palato, più fruibile negli abbinamenti e, ovviamente, meno costosi. Alcuni tra i vini di questa categoria: Brunello di Montalcino, il Rosso di Montalcino, Barolo, Barbaresco, il Nebbiolo d’Alba, Taurasi e l'Aglianico.

vini rossi italiani

Abbiamo selezionato alcuni tra i vini rossi Italiani più rinomati disponbili su Enosearcher. Di seguito la nostra selezione:

Sassicaia

Il Sassicaia è un vero e proprio mito dell'enologia italiana e internazionale. Questo vino rosso toscano deve la sua fama al marchese Mario Incisa della Rocchetta, che intorno al 1920 decise di piantare delle barbatelle di Cabernet Franc nella Tenuta di San Guido, avuta in dote con il matrimonio. Questo fu fatto in una zona secca e piena di sassi che, giustamente, era chiamata Sassicaia, una zona che volgeva verso il mare dove incontrava le brezze marine.
Sassicaia, apprezzato in tutto il mondo, ha ottenuto numerosi riconoscimenti. Sassicaia 2015 è stato definito da Wine Spectator come il miglior vino al mondo, mentre per l'annata 2016 si aggiudicò 100/100, il punteggio massimo, da Robert Parker, il noto critico americano. Anche Sassicaia 1985, Sassicaia 1990 e Sassicaia 1995 sono memorabili e ampiamente consigliati.

Tignanello

Il supertuscan Tignanello è il nome che venne dato nel 1970 al vino ricavato dall'antica casa degli Antinori e che prese il nome dall'omonima Tenuta di Tignanello, territorio di produzione nel comune di San Casciano in Val di Pesa. Il nome Tignanello sembrerebbe derivare dalla dea etrusca Tinia (l'equivalente di Zeus).
La composizione di questo vino è 80% Sangiovese, 15% Cabernet Sauvignon e 5% Cabernet Franc, composizione che variò solo nel periodo compreso tra il Tignanello 2001 e il Tignanello 2006.
Assieme al Sassicaia è stato un precursore di quelli che oggi sono chiamati Supertuscan.

Monfortino

Il Barolo Monfortino Riserva di Roberto Conterno è un vino monumentale. Viene messo in commercio dopo otto anni di maturazione in botti grandi, ed è uno dei più iconici vini rossi della storia enologica italiana.
Le nostre annate preferite, negli anni passati, sono il Monfortino 1978 e il Monfortino 1990. Più recentemente, egregia annata anche quella del Monfortino 2010.